La sterilizzazione dello strumentario in uno studio.

In uno studio odontoiatrico vi deve essere una certezza:tutto ciò che viene a contatto con il paziente DEVE ESSERE STATO STERILIZZATO!

Sembra scontato…ma così non è.

L’obiettivo principale della sterilizzazione è quello di garantire strumenti e materiali sicuri al momento del loro utilizzo sul paziente.

E’ pertanto di fondamentale importanza che all’interno dello studio si decida di dedicare tempo e metodiche specifiche alle procedure di sterilizzazione, e che gli operatori responsabili di questo, conoscano perfettamente le prassi operative e siano consapevoli dell’importanza delle procedure.

STRUMENTI MONOUSO

Per evitare batteri o virus, abbiamo messo in atto un severissimo sistema di controllo di sterilizzazione: utilizziamo materiali e strumenti “monouso”, che vengono cioè eliminati dopo essere stati utilizzati una sola volta.

  • Aghi
  • Siringhe
  • Fiale anestetico
  • Lame da bisturi
  • Suture
  • Guanti
  • Mascherine
  • Spatole e piastrine da impasto
  • Dischi e striscette abrasive
  • Matrici
  • Coppette
  • Preformati per otturazioni
  • Dighe di gomma
  • Pennellini
  • Cucchiai in plastica per impronte
  • Bicchieri
  • Telini
  • Garze
  • Cotoncini
  • Aspira saliva
  • Aspiratori chirurgici plastica
  • Tendiguance in plastica

STRUMENTI SOGGETTI A STERILIZZAZIONE

Per tutte le altre attrezzature non monouso la metodica più appropriata per lo studio odontoiatrico è la sterilizzazione con calore. Il calore è il più valido e utilizzato agente sterilizzante e il vapore acqueo saturo sotto pressione garantisce la più efficace trasmissione del calore. Per questo motivo con la sterilizzazione a vapore si riducono notevolmente la durata e la temperatura del trattamento: a 134 °C è sufficiente un tempo d’esposizione di 4 minuti, a 121 °C di 15 minuti. Inoltre la sterilizzazione a vapore non rilascia residui tossici o pericolosi sul carico e non danneggia gli strumenti (a patto che resistano alle temperature raggiunte).

Utile anche la sterilizzazione a freddo, effettuata con sostanze chimiche, per i materiali termolabili (materiali che si danneggiano con il calore).

L’utilizzo dell’autoclave a vapore acqueo è vantaggioso, in quanto è possibile eseguire il monitoraggio di tutte le fasi operative.

La sterilizzazione/disinfezione a freddo è indicata per oggetti termolabili come siringhe per idrocolloidi, occhiali protettivi paziente, piani di lavoro, maniglie, arredi etc…

La sequenza fotografica mostra la “disinfezione a freddo” tramite spray chimici: su bacinelle,  cordoni , superfici,  maniglie, etc.
Tra un paziente ed un altro i cordoni, i manipoli, le maniglie, gli aspiratori e tutte le altre attrezzature NON monouso e NON sterilizzabili in autoclave, dopo aver subito il processo di disinfezione a freddo vengono avvolte da pellicole monouso.

 

Sequenza del trattamento dello strumentario per la sterilizzazione in autoclave a vapore acqueo 

  • Decontaminazione. Gli strumenti usati vengono immersi in soluzioni chimiche appropriate, che riducono la carica batterica, consentendo la successiva manipolazione da parte dell’operatore in massima sicurezza.
  • Risciacquo e asciugatura. Dopo la decontaminazione gli strumenti vanno risciacquati in abbondante acqua corrente, smontando gli strumenti complessi. Asciugatura finale con carta monouso e aria compressa.
  • Confezionamento. Ha lo scopo di mantenere, per un determinato lasso di tempo, la sterilità dello strumento ottenuta con il processo di sterilizzazione. Viene effettuata mediante buste termosigillate.
  • Sterilizzazione in Autoclave di tipo B con cicli di vuoto frazionato. Ha lo scopo di eliminare ogni forma microbica vivente, sia patogena che non, comprese spore e funghi. In studio viene utilizzata una autoclave di ultimissima generazione al fine di garantire una procedura sicura al 100%!
 

 

 
Metodologie di controllo del ciclo di sterilizzazione
Hanno lo scopo di attestare sia il funzionamento dell’autoclave che l’avvenuta sterilizzazione. Vanno effettuati in maniera sistematica secondo il protocollo interno dello studio. I controlli sono basati sui seguenti metodi:
  • Il viratore della singola busta attesta che la busta è stata processata
  • Ad ogni ciclo: indicatore chimico di classe D, test di viraggio
  • Giornaliera: Vacuum Test o Air Leakage Test + Helix Test (test di penetrazione del vapore per corpi cavi)
  • Mensile: Bowie & Dick Test (test di penetrazione del vapore nei corpi porosi)

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